Spesso in questi mesi (o anni) di campagna elettorale perenne viene riproposto il tema della sicurezza. C’è chi grida al disastro sociale, chi invoca uno stato di Polizia, chi si dice preoccupato al punto di modificare la legge sulla legittima difesa.

Ma qual è la verità? I dati ci dicono in realtà che il “problema sicurezza” non esiste. Il numero di reati in Italia è in diminuzione costante da almeno un decennio e le nostre strade sono sempre più sicure. Il numero di omicidi è sceso del 42,5%* nell’ultimo decennio e partendo dal presupposto che anche solo uno è di troppo, bisogna ringraziare le nostre Forze dell’Ordine per l’ottimo lavoro svolto. Stesso discorso anche per i furti, con una diminuzione del 24.2%* negli ultimi 5 anni. Il numero di rapine è invece calato del 35,8%*.

Questo stride però con la percezione delle persone. Un italiano su quattro* si dice spaventato al’idea di girare per strada da solo di notte mentre uno su dieci* è terrorizzato all’idea di rimanere in casa da solo di notte.

La colpa di questa paura non è quindi delle reali condizioni del paese ma di chi sfrutta questa paura per fare campagna elettorale. Troppe volte sentiamo comizi fatti di promesse invocanti pene più severe o allarmismo su quello che succede per le nostre strade.

Io stesso sono stato tra le fila di chi si è spaventato ascoltando queste voci. Come contrastare questo fenomeno? INFORMARSI.

Nel 2019 stare seduti e limitarsi a quello che giornali e social ci lanciano addosso non basta più. Bisogna riuscire a trovare fonti attendibili e verificare ogni notizia. Da anni la società IPSOS MORI (che effettua ricerche di mercato) ci dice che in Europa gli italiani sono il popolo che più fatica a distinguere notizie vere e fake news. Su questo si basano le campagne elettorali degli ultimi anni: false notizie che non riusciamo a riconoscere.

Il mio invito è di non arrendersi, di non credere a tutto quello che i politici ci dicono e di cercare ogni volta una conferma. Bastano pochi clic per sapere se una notizia è reale oppure no. Questo può fare la differenza tra il sentirsi sicuro oppure meno.

Credetemi: in Italia si vive sicuri. Controllate!

*Dati del Viminale aggiornati al 15.08.2018

Domenico Riccio
Categorie: Sicurezza