Sono consigliere eletto nel consiglio di quartiere di San Vito. Il presidente del nostro consiglio, Ezio Calmonte si è reso tristemente noto recentemente per aver paragonato i Partigiani che hanno combattuto contro i nazi-fascisti, agli attuali terroristi islamici . Dopo la sollevazione popolare ha cercato una marcia indietro dicendo che si riferiva solo a quelli che hanno commesso uccisioni dopo la fine della guerra.

Inoltre utilizza la pagina Facebook del quartiere San Vito per esprimere le proprie convinzioni politiche. Sottolineo il fatto che tutti questi post sono pubblicati con il logo del quartiere San Vito pur esprimendo delle opinioni personali. Per esempio  quando si è riusciti ad evitare il ridimensionamento dell’ospedale di Bassano ha affermato che risultato positivo è stato ottenuto solo grazie all’attività del centro-destra mentre la petizione lanciata da Angelo Vernillo, che in poche ore ha ottenuto 8000 firme, era inutile. Inoltre ha fatto diversi post sul caso della multa alla fioraia accusando ingiustamente l’amministrazione, che invece non poteva far altro che quello che ha fatto visto le segnalazioni che ha avuto e così via.  Chi prova a protestare civilmente viene estromesso dalla pagina facebook.  Sono stato estromesso anch’io che sono un consigliere eletto.

Ezio Calmonte si dovrebbe dimettere come gli è stato chiesto dall’amministrazione comunale e ogni consiglio di quartiere dovrebbe essere imparziale, dovrebbe stare fuori dalla propaganda politica ed occuparsi solamente delle attività del quartiere, segnalare in maniera costruttiva all’amministrazione quello che c’è da fare, senza giochi politici, senza macchine del fango, senza denigrare alcuno. Chiedo a tutti i presidenti di quartiere di vigilare e di intervenire se questo non viene rispettato, come accade attualmente a San Vito.

Claudio Gasparotto
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